“CONNETTENDO IL FUTURO”: I FOCUS SUI SERVIZI INNOVATIVI FENAPI

La seconda giornata dell’evento FENAPI è stata interamente dedicata all’approfondimento ed ai focus sui servizi innovativi che la FENAPI mette a disposizione delle sue sedi e degli associati.

Ha introdotto il tema il Direttore Generale Fenapi Bonura il quale ha evidenziato che la Multipiattaforma Fenapi, implementata con i servizi digitali nasce da una intuizione del suo predecessore, Cateno De Luca, che nel 2016 ha gettato le basi di un progetto di piattaforma digitale che oggi vede la sua quasi completa realizzazione. Un progetto che si è evoluto, afferma Bonura, tenendo conto delle esigenze organizzative della FENAPI per la gestione delle procedure interne ma anche con quelle delle imprese associate e degli utenti.

La platea ha seguito con particolare attenzione l’intervento di apertura di Cateno De Luca, che ha esposto gli obiettivi specifici dei moduli della Multipiattaforma digitale della FENAPI, soffermandosi sapientemente sulla tematica della corretta gestione economico-finanziaria delle sedi territoriali FENAPI.

A seguire si sono alternati gli interventi dei consulenti e di alcuni rappresentanti della Direzione Generale, che hanno seguito lo sviluppo della Piattaforma.

Roberto Cicala e Anna Santoro hanno illustrato la sezione specifica della Multipiattaforma che riguarda la gestione economico-finanziaria delle sedi territoriali.

Massimiliano Barbera ha dato evidenza delle modalità con cui attraverso la Multipiattaforma potranno essere gestiti il tesseramento, la creazione dell’anagrafica delle sedi territoriali FENAPI (Circoli) ed altresì delle sedi territoriali FENAPI, l’apertura di ticket per l’assistenza, la gestione documentale anche con riferimento agli adempimenti in materia di sicurezza delle informazioni e trattamento dei dati personali. La Multipiattaforma, consentirà la gestione diretta delle pratiche fiscali e di patronato, nonché degli adempimenti relativi alla consulenza ed assistenza alle imprese associate anche attraverso l’intelligenza artificiale. Ulteriore approfondimento dei servizi di Agenzia per il Lavoro CIPALF, a cura del rappresentante legale Carmelina Cassaniti. Una sezione della Multipiattaforma sarà dedicata alla carta servizi Fenapi.

Presentata  a sorpresa da Barbera anche l’APP della FENAPI, disponibile sugli store on-line per i tesserati ed i non tesserati, con cui sarà possibile individuare la sede territoriale più vicina alla propria posizione; visualizzare i servizi offerti e le convenzioni fruibili; richiedere il servizio saltando code e caricando i documenti richiesti tramite l’app; finalizzare il proprio rapporto associativo attraverso il tesseramento; visualizzare news e approfondimenti .

L’App della FENAPI, che presentiamo oggi, promette De Luca nel tempo riuscirà a contenere tutti i servizi puntando a rendere più semplici e personalizzati i servizi messi a disposizione della FENAPI ai propri associati.

Seconda parte di approfondimento dedicato alla presentazione della Convenzione con Università per stranieri “Dante alighieri” per il conseguimento delle certificazioni di conoscenza della Lingua Italiana. Grazie a questa convenzione, ha affermato Rajasulakshana Jesuthasan, referente di FENAPI per i rapporti UNIDA insieme al Vice Presiedente Concetto Parisi, ogni sede territoriale della FENAPI interessata, potrà occuparsi delle iscrizioni degli studenti stranieri ed essere indicata come sedi di svolgimento degli esami, previsti dal piano di studi.

Nell’ambito della formazione presentato anche il corso di perfezionamento ed aggiornamento professionale per “Operatore di Patronato” in collaborazione con Università telematica San Raffaele. Grande soddisfazione del Presidente del Patronato INAPI e di Cosentino Domenico responsabile della formazione per il Patronato INAPI, che ha presentato in sala il programma didattico.

Due giorni ricchi di spunti e di opportunità di crescita professionale e di vita – ha affermato in conclusione il Presidente Nazionale FENAPI, che ha manifestato il proprio compiacimento di aver potuto condividere questo importante svolta di innovazione tecnologica vissuta dalla FENAPI contando sulla preziosissima collaborazione di Cateno De Luca. “Non arrestiamo la nostra corsa e ci proiettiamo verso il futuro connettendo diversi sistemi, passando idealmente il testimone ai nostri collaboratori, operatori e delegati che son gli unici a poter diffondere e far conoscere il nostro operato e sviluppare le attività di proselitismo sul territorio concretamente!!

Roma 7 febbraio 2024 – Il convegno “Le PMI e la sfida del Made in Italy”

Si è concluso portando alla luce importanti spunti e strategie per il futuro delle imprese italiane. L’evento, che ha visto la partecipazione di illustri rappresentanti del mondo imprenditoriale, della politica e degli enti gestori di strumenti finanziari, si è concentrato sull’essenziale necessità di collaborazione e innovazione per promuovere il marchio Made in Italy e garantire la sua autenticità e qualità.

Durante le sessioni del convegno, è emerso chiaramente il bisogno di una stretta collaborazione tra le imprese, il mondo politico e gli enti gestori per sostenere e promuovere l’eccellenza del Made in Italy. Si è sottolineato come solo attraverso un’azione sinergica e coordinata sia possibile affrontare le sfide attuali e future e consolidare la posizione competitiva delle imprese italiane sui mercati globali.

Ottima occasione per la valorizzazione e la promozione delle eccellenze italiana la recente legge 206 del dicembre 2023 che mette in campo una serie di azioni sia in termini di risorse economiche sia in temini di regolamentazione e promozione, tra le quali la istituzione della giornata mondiale del Made in Italy e l’istituzione del Liceo del Made in Italy.  Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, intervenendo agli odierni lavori ha posto l’accento su due combinati normativi che da  un lato incentivano le imprese che tornano a produrre in Italia con un beneficio fiscale del 50% ma che dall’altro penalizzano chi smette di produrre in Italia con l’obbligo di restituzione dei contributi percepiti negli ultimi 10 anni.

In particolare, si è evidenziata l’importanza cruciale degli investimenti nelle tecnologie innovative. Il Made in Italy deve abbracciare e adottare le ultime tecnologie per rimanere al passo con i cambiamenti del mercato e soddisfare le crescenti esigenze dei consumatori. Solo attraverso l’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate, come l’integrazione della blockchain nella filiera produttiva, le imprese italiane potranno garantire la trasparenza, l’affidabilità e l’autenticità dei loro prodotti, rafforzando così la fiducia dei consumatori e la competitività del marchio Made in Italy.

“Il Made in Italy rappresenta un patrimonio di eccellenza e tradizione che dobbiamo tutelare e promuovere con determinazione”, ha dichiarato Carmelo Satta, Presidente nazionale FENAPI “Per farlo, è necessario incentivare ed investire sulla promozione, ma è altrettanto necessario contrastare i fenomeni di contraffazione ed italian sounding con norme chiare e definite. Solo così potremo garantire la qualità, l’autenticità e la competitività dei nostri prodotti sui mercati globali. È   fondamentale che imprese, istituzioni e enti gestori – ha continuato Satta – lavorino insieme facendo rete, perché è solo facendo rete che le nostre micro, piccole e medie imprese avranno la possibilità di proiettarsi oltre la dimensione locale e ristretta che li vede protagonisti, in un contesto nazionale ed internazionale”.  

Il Convegno si è concluso con l’impegno concreto di tutti i partecipanti a continuare a lavorare insieme per promuovere e proteggere il marchio Made in Italy e garantire un futuro  per le imprese italiane.

Contributi a fondo perduto erogati a seguito dell’emergenza Covid-19 – Decreto Sostegni. In una circolare le Entrate rispondono ai dubbi degli operatori

Non rientrano nel calcolo dei sostegni i contributi a fondo perduto erogati lo scorso anno in attuazione dei decreti emanati per far fronte alle conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19 (Decreti “Rilancio”, “Agosto”, “Ristori”, “Natale”). Gli stessi aiuti non vanno considerati per determinare la soglia di accesso al regime forfettario, la disciplina di favore destinata alle persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti o professioni con ricavi o compensi non superiori a 65mila euro.

Sono due dei chiarimenti contenuti nella circolare n. 5/E – pdf di oggi, che illustra – a seguito degli ulteriori contributi a fondo perduto previsti dal DL Sostegni – alcuni aspetti relativi all’accesso ai contributi e risponde ai quesiti formulati dagli operatori, anche con riguardo ad alcuni casi particolari.

Cfp 2020 fuori dal calcolo per l’accesso ai nuovi – I contributi a fondo perduto erogati lo scorso anno, come per esempio quelli previsti dai Decreti Ristori, non concorrono alla determinazione della soglia dei ricavi prevista dal Decreto Sostegni per l’accesso ai nuovi contributi. Inoltre, non devono essere considerati ai fini del calcolo della riduzione del fatturato medio, né devono essere inclusi tra i ricavi previsti dalle soglie dimensionali per la determinazione delle percentuali.

Escluse dai parametri di calcolo per l’accesso anche le altre agevolazioni introdotte per il contrasto della pandemia da Covid-19, come il bonus affitto o i crediti d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione, ma anche l’indennità di maternità. Sono, invece, rilevanti ai fini del calcolo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi degli anni 2019 e 2020 i rimborsi spese (viaggio, vitto alloggio, ecc.) addebitati in fattura al committente, fattispecie diverse dalle anticipazioni fatte in nome e per conto del cliente documentate.

Contributi a fondo perduto e soglia del regime forfettario – I lavoratori autonomi in regime forfettario che possiedono i requisiti per fruire dei contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni non devono considerare tale contributo, né quelli precedenti, ai fini della determinazione della soglia di compensi percepiti (pari a 65mila euro) rilevanti per la permanenza all’interno del regime. Lo stesso discorso vale anche per la verifica dei limiti di ricavi per la tenuta della contabilità semplificata.

Casi particolari di calcolo –Nel caso delle associazioni sportive dilettantistiche, nel calcolo del contributo vanno considerati esclusivamente i ricavi rilevanti ai fini Ires. Sono, pertanto, esclusi i proventi che non si considerano conseguiti nell’esercizio di attività commerciali. Come precisato con la circolare n. 15/E del 2020, ai fini del calcolo del contributo spettante ai distributori di carburante, è necessario fare riferimento alla nozione di ricavi come determinata dall’articolo 18, comma 10, del Dpr n. 600/1973. Le soglie dimensionali che consentono il corretto calcolo dei contributi a fondo perduto, devono essere determinate, considerando i ricavi conseguiti al netto del prezzo corrisposto al fornitore.

Blocco licenziamenti: proroga a sorpresa nel Sostegni BIS

Nel decreto Sostegni bis approvato ieri dal Consiglio dei Ministri è stata aggiunta rispetto alla bozza presentata una importante novità.

Si tratta di una nuova proroga di due mesi, fino al 31 agosto 2021 del blocco dei licenziamenti che interessa le aziende che utilizzano la Cassa integrazione ordinaria (industria ed edilizia).

Confidustria ha già reagito negativamente disapprovando soprattutto il cambio di rotta improvviso rispetto a quanto appena approvato nella legge di conversione del decreto Sostegni 1 e alle dichiarazioni del Presidente Draghi i competenti che non lasciavano presagire questa scelta. Sembra che la scelta finale sia stata del Ministro del lavoro  Orlando che è andato parzialmente incontro ai  sindacati i quali  chiedevano con forza  un prolungamento con unificazione dei termini  per tutti  addirittura al 30 ottobre.

Si ricorderà infatti che il decreto 41/ 2021 aveva fissato due termini distinti per il divieto di licenziamenti economici individuali e collettivi:

  • 30 giugno per le aziende che utilizzano la CIGO
  • 30 ottobre per le aziende che utilizzano  FIS e Cassa in deroga (artigianato terziario somministrazione).
  • La nuova norma si applica  alle aziende che chiederanno di utilizzare settimane di Cassa COVID  a partire dalla data di entrata in vigore del decreto (ora in attesa di pubblicazione)  fino al 30 giugno .

C’è anche un altra novità . Dal 1 luglio la Cassa covid è comunque archiviata ma per i mesi di luglio e agosto la Cassa integrazione ordinaria sarà esente dai contributi addizionali (fissati a 9,12 e 15% in base al numero di settimane utilizzate)

Per il  blocco licenziamenti di luglio e agosto si confermano le deroghe già presenti,  quindi resta possibile licenziare in caso di :

  1.  cessazioni definitive dell’attività
  2.  messa in liquidazione  e fallimento
  3. o accordo sindacale per procedure di esodo incentivato fallimento .

Il commento del vicepresidente di Confidustria sottolinea che questo tipo di  cambio delle regole inaspettato mette in difficoltà le aziende che stanno cercando di riorganizzarsi per la ripresa post Covid e avrebbero bisogno di un quadro normativo certo a medio termine anche per approfittare al meglio delle opportunità che si creeranno con il piano di Resistenza e resilienza PNRR finanziato dai pr estiti agevolati europei.

Smart working: rientra nel computo per il collocamento obbligatorio

Nell’Interpello n. 3 2021 l’ispettorato del lavoro afferma che nel conteggio ai fini dell’obbligo di collocamento obbligatorio L 68 1999 i dipendenti in smart working vanno  considerati al pari dei lavoratori  che svolgono la prestazione lavorativa in azienda.  

Il dubbio era stato posto dal Consiglio nazionale degli ordini dei consulenti del lavoro  sulla base del fatto che tale esclusione opera per i dipendenti in telelavoro, modalità simile di prestazione lavorativa che si svolge al difuori della sede aziendale e con “ comune finalità di conciliazione tra vita privata e lavorativa, nonché da similari modalità organizzative flessibili “ 

L’ispettorato risponde in maniera dettagliata  sulla base anche delle indicazioni dell’Ufficio legislativo del Ministero del lavoro. Vengono infatti  proposte alcune differenze  tra le due tipologie  di lavoro e si sottolineano le differenze normative  specificando in particolare che non è applicabile una interpretazione estensiva della norma sul telelavoro . Vediamo piu in dettaglio 

Collocamento obbligatorio persone disabili e telelavoro 

L’obbligo di assunzione delle persone disabili per i datori di lavoro pubblici e privati è sancito dalla citata legge n. 68 del 1999, la quale stabilisce che “[…] agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere, sono computati di norma tra i dipendenti tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato” (articolo 4, comma 1, come modificato dall’articolo 4, comma 27, lett. a), della legge n. 92/2012). Viene sottolineato che la norma individua espressamente le categorie di lavoratori non computabili ai fini del calcolo della quota di riserva 

L’articolo 23 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 80,  sancisce l’esclusione dei “lavoratori ammessi al telelavoro dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l’applicazione di particolari normative ed istituti”.  

Secondo L’ispettorato questa esclusione nasce dal tentativo di incentivare il telelavoro   che non ha avuto particolare diffusione  malgrado sia stato  introdotto da tempo nell’ordinamento (2004) e a dispetto delle sue potenzialità,  

Smart working e collocamento obbligatorio 

Diversamente lo smart working, dice l’ispettorato nasce in un contesto più recettivo all’uso degli strumenti tecnologici da remoto , comprende una flessibilità più marcata e tende a privilegiare un organizzazione del lavoro per obiettivi, senza riferimento a tempo e luogo della prestazione. 

Inoltre  ha una sua regolamentazione specifica (articoli 18-23 della legge n. 81/2017),  che non comprende alcuna disposizione analoga a quella contenuta nell’articolo 23 sul telelavoro , che escluda espressamente i lavoratori agili dall’organico aziendale, 

Infine precisa che  casi di esclusione contemplati dall’articolo 4, comma 1, della legge n. 68/1999, avendo carattere tassativo, non sono suscettibili di interpretazione analogica o estensiva. Tale tassatività è stata sancita dalla Corte di Cassazione con sentenza del 4 febbraio 2016 n. 2210, nella quale  si afferma che “le disposizioni della legge n. 68/1999, in quanto lex specialis “avente ad oggetto la protezione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro”, prevalgono su quelle di carattere generale.  

Ricorda ancora a sostegno dell’ardua distinzione operata,  la ratio delle norme internazionali Convenzione ONU del 13 dicembre 2006, la Carta di Nizza sui diritti fondamentali dell’Unione europea (art. 26) e la Carta sociale europea (art. 15)  volte a garantire a tutela rafforzata alle persone con disabilità : per non pregiudicare la logica inclusiva della normativa speciale  legge 68/1999   afferma che non sono consentite  deroghe relative al personale in smart working in materia di computo ella quota di riserva. 

Fonte: Ispettorato nazionale del lavoro 

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI PREVENZIONE E TUTELE: IL RUOLO DEL PATRONATO

VENERDÌ 27 GEN. ore 10:00
Sala del Cenacolo Camera dei deputati
Piazza Campo Marzio 42, Roma

S A L U T I
Carmelo SATTA, Presidente Nazionale FENAPI
Concetto PARISI, Presidente Nazionale Fondo Conoscenza

I N T E R V E N G O N O
Giuseppe BONURA, Direttore Generale Patronato INAPI
Ester ROTOLI, Direttrice Dir. generale prevenzione INAIL
Agatino CARIOLA, Direzione centrale INAIL – rapporti patronati
Giovanni LUCIANO, Consigliere CIV INAIL
Patrizio ROSSI, Sovrintendente medico INAIL
Giovanni PITTELLA, Medico legale
Carmelo FAZIO, Avvocato
Dafne MUSOLINO, Senatrice componente commissione lavoro
Walter RIZZETTO, Presidente commissione lavoro
Maria Teresa BELLUCCI, Viceministro del lavoro

M O D E R A
Domenico COSENTINO, Responsabile formazione patronato INAPI

Diretta dell’evento sulla pagina facebook FENAPI Group

Segreteria organizzativa: Patronato INAPI

CONVEGNO “INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI PREVENZIONE E TUTELE: IL RUOLO DEL PATRONATO”

Nella suggestiva cornice della “Sala del Cenacolo” presso la Camera dei Deputati, il Patronato INAPI ha presentato il 27 gennaio scorso il progetto del Dipartimento prevenzione e tutela del lavoratore.

“Il nuovo ruolo dell’operatore di patronato necessita di una competenza non solo nel settore previdenziale e assistenziale ma anche della capacità di fornire corrette informazioni in materia di tutela del lavoratore in presenza di eventi infortunistici o di manifestazioni tecnopatiche” ha affermato nel corso dei lavori il Direttore generale Giuseppe Bonura. “E’ un percorso non semplice né facile ma necessario per far acquisire maggiore professionalità ai vari operatori”.

Con questa convinzione il patronato INAPI ha organizzato l’iniziativa che ha riscontrato il consenso e la disponibilità dei Dirigenti Generali dell’INAIL, Ing. Ester Rotoli, Responsabile della Direzione Centrale Prevenzione, Dott. Agatino Cariola responsabile della Direzione centrale rapporto assicurativo e del Dott. Patrizio Rossi Sovrintendente medico nazionale.

Il dipartimento prevenzione e tutela del lavoratore, coordinato da Domenico Cosentino, con la presenza del Dott. Giovanni Pittella, medico legale e dell’avvocato Carmelo Fazio, si pone l’obiettivo di fornire informazioni, risposte ed indicazioni operative alla rete degli operatori del Patronato INAPI, ponendosi inoltre quale interlocutore con l’Istituto Assicuratore nella creazione di un rapporto di proficua collaborazione affinché gli infortunati abbiano risposte chiare, tempestive e soprattutto una corretta tutela di indennizzo del danno.

L’iniziativa prevede il coinvolgimento anche della FENAPI, nel corso dei lavori il Presidente Nazionale Carmelo Satta ha infatti manifestato la disponibilità della Confederazione, “La FENAPI e le sue strutture associative, da sempre hanno effettuato un servizio di informazione/formazione per i propri associati sia a livello nazionale che territoriale” ha dichiarato “siamo già schierati in prima linea e oggi ancor di più ribadiamo la nostra disponibilità ed il nostro impegno, anche attraverso le nostre articolazioni territoriali, a portare avanti un percorso di informazione e sensibilizzazione presso i nostri associati in un possibile percorso di collaborazione sinergico tra il Patronato INAPI e l’INAIL”.

Presente anche la senatrice Dafne Musolino, componente della Commissione sanità e lavoro, che ha evidenziato l’importanza della prevenzione mediante l’erogazione di percorsi formativi rivolti al lavoratore ma anche ai datori di lavoro e che ha sottolineato la centralità dei patronati per la tutela del lavoratore nei casi di infortunio e malattia professionale e conseguentemente la necessità di affinare le competenze degli operatori per facilitare l’erogazione delle prestazioni assistenziali.

Grande soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa anche da parte del Presidente del Patronato INAPI Giuseppe De Luca che pur non essendo presente per motivi di salute ha manifestato il proprio compiacimento “Il Convegno ha rappresentato una iniziativa non fine a se stessa ma l’inizio di un percorso di formazione e informazione che si caratterizzerà di vari eventi settoriali, che sono certo eleveranno la professionalità del nostro Patronato”.

CONVEGNO “IL RUOLO DEI PATRONATI: ATTUALITÀ’, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE”

Pressola“Sala Matteotti” della Camera dei Deputati, si è svolto oggi il Convegno “IL RUOLO DEI PATRONATI: ATTUALITÀ’, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE” organizzato dal C.O.P.A.S., il raggruppamento dei Patronati cui aderisce il Patronato INAPI, alla presenza e con l’intervento dei Presidenti e delle direzioni dei componenti del Coordinamento e dei principali attori esponenti delle istituzioni.

Al centro del dibattito l’esigenza condivisa di adeguare la legge istitutiva dei Patronati in vigore da vent’anni  affinché il sistema legislativo riconosca la centralità del ruolo dei patronati, con riferimento alla professionalità ed altresì al rapporto umano instaurato con gli assistiti, nonché allo spirito di servizio ed abnegazione che caratterizza ciascun operatore, ampiamente dimostrato negli anni della pandemia.

“Il rapporto tra i Patronato ed il cittadino è basato sulla fiducia, ha affermato il Direttore Giuseppe Bonura, fiducia che scaturisce dall’inevitabile affidamento che in un sistema legislativo assistenziale e previdenziale  come il nostro, complesso ed in continua evoluzione, deve inevitabilmente fare al patronato chi vuole avere accesso ai diritti sociali senza avere le competenze richieste.  I nostri operatori molto spesso assumono la veste di veri e propri consulenti fornendo garanzie all’assistito sul beneficio che gli spetta.”

Bonura ha proseguito evidenziando altresì la strategicità del rapporto con gli Enti che erogano le prestazioni, anche ribadito nell’ambito del protocollo d’Intesa tra l’INPS ed i Patronati “Abbiamo bisogno di un maggiore coinvolgimento dei Patronati nelle fasi di studio che conducono ai processi di informatizzazione dell’INPS ed un innalzamento del grado di operatività dei nostri operatori. È evidente che una preventiva collaborazione, mediante la convocazione ai tavoli tecnici organizzati dall’Istituto possa migliorare anche i sevizi reso, perché il Patronato sarà il principale utilizzatore di quelle procedure. È inoltre necessario che i Patronati abbiano un accesso più approfondito alle banche dati, perché le informazioni basilari sulla propria posizione il cittadino le chiede in primis all’operatore di Patronato” 

Grande soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa anche da parte del Presidente del Patronato INAPI Giuseppe De Luca, che nel ringraziare Domenico Cosentino, Responsabile della Formazione del Patronato Inapi e tra i promotori dell’incontro ha affermato: “L’iniziativa odierna è interessante per il tema affrontato ma soprattuto perché ha evidenziato la disponibilità ad un confronto e dialogo costruttivo tra tutte le parti del dibattito che certo porterà ad una evoluzione dei Patronati, rendendoli più pronti ad affrontare le nuove sfide si presenteranno”

Ai lavori del Convegno presente anche il Presidente nazionale della FENAPI, Carmelo Satta: “Riteniamo sia fondamentale che i Patronati diano il loro contributo alla revisione di un sistema che con l’avvento delle nuove tecnologie e con l’evolversi dei bisogni dell’utenza necessita di adeguamenti affinché si dia valore al ruolo dei Patronati e sia migliorata conseguentemente la qualità dei servizi offerti. Noi di Fenapi, in quanto organizzazione promotrice del patronato Inapi, siamo sin d’ora disponibili a fornire tutto il supporto che si renderà necessario per portare avanti questo ambizioso progetto”.